L’Europa: l’80% arrivi in italia sono di migranti irregolari




L’Europa: l’80% arrivi in italia sono di migranti irregolari

Bruxelles chiude la procedura di infrazione contro Roma e Atene sulla registrazione e la
raccolta delle impronte digitali dei migranti per il sistema Eurodac. Ma allo stesso tempo
ricorda che la stragrande maggioranza dei migranti che arrivano in Italia - l’80% circa secondo l’ultima stima diffusa dal commissario Ue, Dimitris Avramopoulos - ovvero 4 su 5,
sono economici, da considerare come «irregolari», e come tali, secondo la politica europea,
da rimpatriare.

L’Ue, avverte Avramopoulos,non ha intenzione di «cambiare i criteri» per aggiungere
nazionalità a quelle che già possono beneficiare dei ricollocamenti, cioè, eritrei e siriani.
Mentre la Lega, col vicesegretario Lorenzo Fontana, trae spunto dal dato per attaccare
l’operato di Renzi.

I migranti che arrivano sulla rotta del Mediterraneo centrale - in tutto 174.296 nel 2016
(dati Unhcr al 7 dicembre, il 24% in più rispetto al 2015, quando erano stati 153.842)
provengono soprattutto dai Paesi dell’Africa sub-sahariana, quindi - eritrei a parte -
non sono candidabili per la ridistribuzione.

Secondo i dati dell'Unhcr solo il 24% dei migranti arrivati in Italia quest’anno giungono dai primi dieci Paesi «refugee-producing».

Il primo Paese di provenienza dei migranti è infatti la Nigeria (21%), il secondo l’Eritrea
(12%) e a seguire Sudan, Gambia, Costa d'Avorio (7%) e poi ancora Guinea (6%); Somalia, Mali, Senegal (5%) e Bangladesh (4%).


Il meccanismo dei ricollocamenti comunque non sta dando i risultati sperati. Anche
se a Bruxelles novembre viene indicato come «il mese record» per i trasferimenti,
quelli dall’Italia sono stati 401,e in tutto, dall’inizio del programma
ad oggi, sono stati 1.406, sui 34.953 previsti entro settembre 2017.
Scorrendo i dati, si vede che Ungheria e Slovacchia non hanno offerto neppure un posto,
e sebbene altri lo abbiano fatto - Bulgaria, 140; Repubblica Ceca, 20; Estonia, 8; Lituania,
60 e Polonia, 35 - poi non hanno messo in pratica. Ma alla procedura d’infrazione
«non ci siamo ancora», spiega Avramopoulos. Siamo invece ai trasferimenti dei migranti
dagli altri Paesi Ue verso la Grecia, in applicazione del regolamento di Dublino, a partire
dal 15 marzo 2017.

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=53699
Stampa Post