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CRONACA
Padova, la testimonianza: 'Sesso e violenza, il mio inferno con don Contin'


La deposizione di una donna di 49 anni: 'Un giorno in canonica mi abbracciò e mi baciò sulla bocca. E poi i rapporti sessuali'
di ENRICO FERRO
21 Gennaio 2017
2' di lettura
PADOVA. 'Prendete e mangiatene tutti', ripeteva ogni domenica dall'altare don Andrea Contin, prete della parrocchia di San Lazzaro a Padova. Il corpo offerto in sacrificio nella sua seconda vita era quello di una donna follemente innamorata di lui. Condizionata al punto da accettare violenze e perversioni, ma non il tradimento. Quando si è resa conto che l'esistenza di quel parroco era costellata di storie a base di sesso con altre parrocchiane (almeno cinque) ha deciso di spezzare il silenzio con i carabinieri. Una vicenda che da settimane agita la curia di Padova e di cui ora esce il drammatico verbale della donna: sei pagine di accuse. Don Contin è indagato per violenza privata e sfruttamento della prostituzione. Il 21 dicembre scorso il pubblico ministero Roberto Piccione ha ordinato la perquisizione all'ultimo piano della canonica. Lì i carabinieri hanno trovano una stanza chiusa a chiave molti gagdet erotici e filmati amatoriali.

'Prima di Natale 2010 ricevetti una telefonata di don Andrea che aveva chiesto il mio numero a un parrocchiano'.

Inizia così la deposizione della donna di 49 anni 'Un giorno, invitandomi in canonica, dopo una breve conversazione, mi abbracciò e mi baciò sulla bocca. Rimasi impietrita, me ne andai sconvolta'. Poi la donna si addentra nel racconto del loro rapporto. 'Nel febbraio- marzo 2011 ci fu il primo rapporto sessuale marcatamente aggressivo in canonica, nonostante ciò mi sentivo sempre più innamorata e felice per le sue attenzioni. Lui iniziò a essere molto esigente. Voleva rapporti sempre più spinti. Iniziò a chiedermi di andare dietro la canonica per attirare i ragazzi che giocavano nel campo di calcio e, una volta adescati, mi costringeva ad avere rapporti con loro vicino al garage. Lui mi filmava di nascosto. Quando gli dissi che non ero più disposta a prestarmi a quei giochetti, mi portò più volte in zona Limena per vederlo durante un rapporto con un transessuale'.

Don Contin, 48 anni, nato in un piccolo Comune a nord di Padova, ha avuto la chiamata in età matura. Alle spalle ha una breve esperienza come studente di giurisprudenza e un timido affaccio alla politica locale con la candidatura alle comunali in un paesino della zona. A scandalo scoppiato si è autosospeso dopo un colloquio con il vescovo ed è inizialmente riparato in Croazia.

'Un giorno don Andrea mi fece vedere che aveva postato le mie foto nuda su siti per scambisti' continua la donna nella denuncia presentata ai carabinieri. 'Mi chiamava 'schiava', mi comprò una ciotola per animali e un guinzaglio marrone'. La donna descrive rapporti di gruppo. Sesso estremo, serate in alberghi lussuosi ma anche tanta violenza. Gli episodi sono ripetuti. 'Il 23 dicembre 2012 mi invitò a cena in canonica, mi fece accomodare su un divanetto rosso e, dopo aver chiuso la porta, iniziò a picchiarmi con ferocia inaudita. Riuscii a mandare un messaggio alla mia amica chiedendole aiuto'. Alla fine, stanca di quel calvario, e scoperte le relazioni con altre parrocchiane, la donna decise di denunciarlo. C'è un altro prete coinvolto in questa storia: don Roberto Cavazzana. Don Contin la costrinse ad avere un rapporto sessuale con lui. Il sacerdote, 41 anni, amico e padre spirituale di Belen Rodriguez, è stato quindi sospeso dal servizio.

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=54419
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