#Catalogna e dintorni

#Catalogna e dintorni

Bisogna tornare indietro ai tempi di Jordi Pujol e della sua famiglia. Il leader catalano lucrava il 10% su ogni grosso appalto, incassò, infatti, in 20 anni circa 500 miliardi di euro: 500 miliardi!
Fatto fuori lui, con tutto il gotha del catalanismo ben contento di guadagnare sugli appalti provenienti da Madrid, rinasce un separatismo fortemente di sinistra, filo islamico e liberal.


La cecità delle autorità catalane, così ispirate, ha poi permesso che il sistema Catalogna, ricco e industriale, in odio alla Spagna ed al cattolicesimo, preferisse gli immigrati magrebini e mussulmani ai sudamericani di lingua spagnola e cristiani, creando un enorme base per l' islamismo, come è emerso dalle indagini sull'attentato a Las Ramblas che in realtà doveva arrivare a far saltare la Sagrada Familia.
La rivoluzione colorata sorosiana, con il suo tipico modus operandi di finanziamenti mirati, pronti a sopperire alle eventuali mancanze di Madrid, e trasformazione della verità mediatica, ha quindi preso piede. L’intento di destabilizzare e balcanizzare la Spagna, e attraverso essa l’intera Europa, è evidente. Così come è evidente la matrice, molto gradita a George Soros, anti tradizionale, in senso storico oltre che ideale, dell’intera vicenda indipendentista: l’indipendenza catalana, infatti, potrebbe essere unilateralmente proclamata il 6 ottobre, anniversario della dichiarazione dello Stato federale della Catalogna avvenuta nel 1936, in piena guerra civile.
I secessionisti catalani vogliono riaprire il discorso anticristiano e antinazionale che aveva caratterizzato la sanguinosa guerra civile che Franco vinse, garantendo comunque, negli anni successivi, una forte industrializzazione sia della Catalogna che dei Paesi Baschi: è il medesimo percorso che, seppure annacquato da una cornice liberale e costituzionale, ha indicato re Felipe VI, mai negando, del resto, il diritto all'autonomia dei catalani.
Importante il dato, emerso in particolare in questi ultimi dieci giorni, di un netto incremento del sentimento patriottico militante. Centinaia di piazze spagnole si sono riempite, e alla testa di molte manifestazioni c'erano i patrioti di Democracia Nacional, da sempre affratellati con Forza Nuova. Si tratta di un risveglio che fa ben sperare.


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Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=56984
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