A 86 anni in barella una notte intera E’ l’incredibile odissea al San Luca

CRONACA LUCCA

A 86 anni in barella una notte intera E’ l’incredibile odissea al San Luca
I parenti dei ricoverati: «Attese infinite per una bottiglia d’acqua»

IN BARELLA al pronto soccorso per una notte intera. E’ l’odissea di una signora di 86 anni, costretta ad attese infinite, durate appunto un’intera notte, prima che le fosse assegnato un letto di degenza. Situazioni limite – che nei giorni scorsi erano state sviscerate sul nostro giornale anche dal dirigente medico Alessandro Di Vito – e che stanno trovando libero sfogo sulle pagine social dove ognuno racconta la propria esperienza nell’ospedale San Luca. C’è chi si è trovato ad attese infinite per una bottiglia d’acqua, c’è chi segnala odore nauseabondo dagli scarichi dei bagni, e, più in generale, igiene da migliorare. Il «fuoco di fila» delle critiche arriva direttamente da Facebook, stimolato dalla foto di una «padella» lasciata per terra, nei bagni del San Luca. «Ecco l’igiene del San Luca – è il commento -, la foto si commenta da sola». La testimonianza di Silvia è ancora più agghiacciante: «Ho mia mamma ricoverata – dice Silvia -. Io capisco che il personale scarseggia ma per avere una bottiglia d’acqua la notte ha dovuto aspettare che arrivassi io la mattina. In più altre cose che preferisco non stare a dire». «Vogliamo parlare dell’odore nauseabondo che sale dagli scarichi dei bagni?», è un altro post che diventa subito assist per quello, seguente, di Rosalba: «Ne so qualcosa...12 giorni di ricovero e avevo l’odore addosso che non si toglieva....vero schifo». SERENA lo è solo di nome visto le peripezie che ha dovuto affrontare per garantire assistenza a suo padre nell’ospedale cittadino. «Lasciamo perdere, al San Luca è già assai trovare un posto letto. Mio padre con una brutta infezione delle vertebre se non andava intramoenia a quest’ ora era rimasto sulla sedia a rotelle». C’è anche chi fa il test della polvere in pediatria (due settimane fa), con il dito che «indaga» tra le mensole dove sono i giochi e foto a documentare. La voce del popolo social, si sa, è inclemente: «Dovete sempre esagerare?», è il forte richiamo di Carlo. La risposta vissuta sulla pelle non si fa attendere: «Io ho dovuto portarci mia madre, 86 anni – è un’altra testimonianza – la tennero una notte intera in barella perchè non avevano i letti». L.S.


da LA NAZIONE CRONACA DI LUCCA 25/1/2018

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=57692
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