24 APRILE 1915: GENOCIDIO DEGLI ARMENI
di Marco Tuccillo
Tra il 1915 e il 1916, il popolo armeno fu vittima di un genocidio da quasi 2 milioni di morti, perpetrato dall'impero ottomano. Nello stesso periodo, violenze simili a quelle causate agli armeni, furono riversate su altre etnie come greci e assiri, facendo pensare ad alcuni studiosi che vi era un vero e proprio progetto di sterminio a favore dell'islamizzazione dei balcani, compresa l'omogenità etnica turca su territorio.
Secondo alcuni approfondimenti storici sulla questione, la natura del genocidio armeno si deve alla proclamazione del 'jihad' da parte del sultano-califfo Maometto V il 14 Novembre 1914. Infatti, grazie a determinati studi si scoprì che la motivazione era a carattere religioso e imperialista, non nazionalista. Michael Hesemann, studioso di fama, decise di identificare il genocidio come: 'cristiano'. In quanto, la connotazione ideologica di 'pulizia' dal punto di vista religioso, era ben presente nelle fila dei battaglioni schierati dall'Impero ottomano per agire contro la popolazione armena. L'impero Ottomano, non per nulla, incarnava la realizzione di un 'Impero Islamico' che mirava, come già scritto in precedenza, ad un'omogeinità etnica e religiosa nei Balcani e nei territori confinanti.
Vi è anche una sorta di motivazione politica nel genocidio armeno e tratta l'eliminazione per evitare che gli armeni si fossero uniti all'esercito russo, cercando di ricollocarli in Siria proprio nel periodo in cui, i battaglioni armeno-russi, avanzavano verso la Turchia cuore dell'Impero ottomano.
Aldilà della motivazione politico-strategica, prevale senza ombra di dubbio quella religiosa, che vede solamente da pochi anni la sua ufficialità. Infatti, non tutti gli stati nazionali hanno accettato di riconoscere il 'genocidio armeno' e la Turchia ha sempre cercato di minimizzare i fatti. Tutt'ora oggi, la Turchia, si rifiuta di riconoscere il genocidio e questo è il motivo di crisi con l'Unione Europea e la Santa sede.
|