Si-ASSI

Lucca sta soffrendo per la mancanza di infrastrutture, e questo è un fatto che solo la demagogia o l'essere in campagna elettorale permanente ha permesso. A Lucca, sta soffrendo la sua economia con i maggiori costi dei trasporti primari (trasporto pesante), secondari (il trasporto su piccolo autocarro) terziario (artigiani e professionisti che si muovo per tutta la piana) e privato. Tutto ha un costo economico: più chilometri, più tempo sprecato = maggiori costi per la comunità. Ma non è solo una questione di costi, anzi quella forse sarebbe la parte più “rimediabile” perché ancor prima vengono i costi della salute che gravano sulla pelle dei cittadini della piana che sono costretti a respirare la demagogia cancerogena di chi dice “mai più un metro di strade qui”. Poi la favola, senza lieto fine, del trasporto alternativo su “ferro”. Bene, quante potrebbero essere le merci che un servizio ferroviario efficiente potrebbe portare a destinazione ? Andiamo nel pratico: le materie prime per le cartiere ed il prodotto finito dopo la loro trasformazione – che già adesso però e in quantità importanti arrivano a destinazione su carri merci - impegneranno il 10 per cento del traffico? Diciamo di si, che sia plausibile. Poi per il trasporto primario ci sono anche i tir che portano gli inerti ma quelli la vedo dura sostituirli con vagoni ferroviari; poi i piccoli camioncini, soprattutto corrieri, che fanno anche trenta o quaranta consegne a giorno che si fa ? Li facciamo prendere il treno ? E gli impiegati, i rappresentanti e coloro che lavorano fuori sede (abitano a Lucca e lavorano a Gallicano o Fabbriche di Vallico o viceversa) che si fa? Treno anche per loro? E le mamme che vanno a portare e prendere i figli a scuola ed in scuole diverse ? Magari ne farebbero volentieri a meno di prendere la macchina se ci fossero gli scuolabus o servizi pubblici a disposizione (chiedere a chi rimane a piedi e non va a scuola per disservizi vari come sta accadendo).
Certo sarebbe bello un mondo senza macchine, camion che intasano le strade ed i polmoni, un mondo fatto di piste ciclabili ma così non sarà. Almeno fino a quando non verrà Spock dall'Enterprise con il teletrasporto.

Gli Assi viari che liberano Lucca e Marlia e Lunata e Lammari e tutte le frazioni e le vie intasate dal traffico non sono un optional : sono una necessità ! Di più: sono un'emergenza e fin tanto che le decisioni vengono prese da politici che ragionano con il pallottoliere dei voti in mano non se ne uscirà.

A Torino trentamila persone, senza bandiere di partito o sindacato, sono scese in piazza per contrastare quelli del pallottoliere che vogliono fermare la TAV. A Lucca devono scendere in piazza i lucchesi, i cittadini, gli artigiani, gli imprenditori per avere una rete stradale che abbrevi i percorsi e li velocizzi, per avere un'aria che non uccida.

La politica si è dimostrata incapace, in trent'anni di risolvere da sola il problema, adesso forse è il momento che la cittadinanza, senza particolari colori, ed il mondo dell'imprenditoria, in genere, si facciano carico di forzare la mano alla politica.

Anche Lucca ha bisogno di un comitato, apolitico e apartitico, SIASSI. Questa è la nostra casa e questa è l'aria che ci fanno respirare. Da trent'anni. Sarà ora di dire basta ?

E''l'ora di muoversi. SIASSI

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=59000
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