L'arma dei gas urticanti contro la nostra libertà

I fatti di cronaca di questi giorni, e mi riferisco all'uso sconsiderato e criminale che viene fatto delle bombolette di gas urticanti, che hanno causato morti e feriti in alcune località diverse d'Italia mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti della vicenda.

In primo luogo trovo incomprensibile come queste bombolette, che sono state ideate, costruite e commercializzate per usi esclusivamente di difesa personale, siano potute esser vendute a chiunque visto che facilmente possono essere utilizzate come strumenti di offesa personale e, disgraziatamente come effetto collaterale, divenire causa di veri e propri attentati all'incolumità pubblica. Queste 'armi' non dovrebbero esser vendute dal tabaccaio o al supermercato. Dovrebbe essere trovato uno sbocco commerciale unico autorizzato e informatizzato per l'identificazione ed il censimento di coloro che le comprano con rigoroso rendiconto e con l'autorizzazione legittima a detenerne solo una; la seconda può essere acquistata solo dietro presentazione di denuncia di uso fatta presso carabinieri o polizia. Punto. Nessuno deve poterne disporre come meglio crede e deve essere considerata, dalla legge, come un vero e proprio strumento di offesa. L'utilizzo improprio del gas deve essere punito molto, ma molto severamente e senza sconti.

Ciò detto, visto quel che è successo nella discoteca e visto che, come diceva Montanelli la madre degli imbecilli è sempre incinta ed attualmente queste madri sono particolarmente numerose e prolifiche, mi è venuto da pensare ai rischi che corriamo qui a Lucca. Di grandi manifestazioni a rischio ce ne sono due: i Comics ed il Summer festival. Per quanto riguarda i comics purtroppo, visto l'ipressionanete numero di persone che c'è un po''ovunque per la città penso che ci sia poco da fare se non un pattugliamento più stringente per scoraggiare gli imbecilli in vena di bravate.
Più delicata la questione del Summer per alcuni motivi:
primo, le poltroncine per gli spettatori, in caso di fuga per panico diverrebbero automaticamente degli ingombri che farebbero cadere le persone e divenendo a loro volta un pericoloso ostacolo all'uscita della gente dalla piazza; quindi le poltroncine o andrebbero tolte o andrebbero fissate (bene) in terra perché non si muovano e anzi divengano dei corridoi a loro volta per favorire il deflusso;
secondo, per la sua natura di evento destinato, a volte, ai giovanissimi il rischio aumenta perché è proprio in quella età che si fanno le cretinate più cretine senza riuscire a calcolarne le conseguenze ed è li che si annidano i potenziali pericoli;
terzo, molti dei concerti sono destinati ad un pubblico più maturo, una elite economica che può spendere per un biglietto 'caro' e qualche stupido esaltato potrebbe pensare ad un atto dimostrativo contro il 'potere'.

Ovviamente sto dicendo cose che, alla luce dei fatti accaduti, sono già nel mirino di chi si occupa professionalmente alla nostra sicurea.

La soluzione del problema, comunque, sta nella prevenzione: nella vendita e nel suo controllo. E sta nella legge che deve punire molto pesantemente chi utilizza queste armi.

Sopra ho fatto degli esempi ma se ci pensiamo bene è a rischio la nostra libertà, almeno psicologicamente: chi non penserà a questi rischi quando andrà al cinema affollato, al teatro, alla partita, ad una manifestazione di qualunque genere, nelle scuole e discoteche (già accaduto).
Saremo schiavi della nostra nuova paura ?

C.Cristofani

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=59010
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