GIOCARE IN ARABIA SAUDITA E''COSA LOGICA

Oggi le democrazie, per altro spesso afflitte da problemi notevoli, governano si e no un quarto della popolazione mondiale. Il resto dei terrestri sono governati da dittatori, da regimi illiberali o da leaders eletti, ma che non esitano ad imprigionare gli oppositori o a limitarne l'accesso ai media (in EUROPA basta informarsi sui signori Putin, Erdogan e Lukashenko per avere dei validi esempi). Nonostante questo gli sportivi delle nazioni democratiche si confrontano sui campi di gara con quelli delle dittature e se le dittature più potenti dal punto di vista economico organizzano eventi sportivi tutti partecipano. Caso emblematico è la Cina, che ha organizzato di tutto e in particolare le olimpiadi del 2008. Certamente ed ovviamente ci furono polemiche, ma nessuno in Europa ha messo in dubbio l'idea di partecipare a tale evento sportivo, come per altro nessuno rinuncia a commerciare con i ricchi cinesi. Eppure la cina è governata da un regime AUTORITARIO, che in Tibet (e non solo in Tibet), ammazza gli oppositori, pratica la pulizia etnica e a suo tempo ha perfino imprigionato un bambino (il Panchen Lama). Proprio ieri il presidente cinese ha minacciato di invasione Taiwan e questo nel semisilenzio generale. Ora io mi domando, perché sollevare un polverone sulla supercoppa in Arabia Saudita? A parte il fatto che in anni passati si è giocato allegramente in Qatar e che in Qatar, dove vige la LEGGE ISLAMICA ci saranno i prossimi mondiali di calcio, cosa ha di diverso l'Arabia da tanti altri posti in cui si disputano gare sportive di ogni tipo? Gli anti islamici italiani sono ormai spesso impegnati a strapparsi le vesti per la condizione della donna in questa o quella nazione musulmana, ma che mi dite della condizione degli omosessuali, lesbiche comprese, in Russia? Eppure, tra gli applausi della Lega, lo zio Vladimir Vladimirovich ha appena organizzato i mondiali di calcio....

UN LIBERAL LUCCHESE

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=59056
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