I diritti dei rom.

A Roma c'è chi contesta la sindaca Raggi, per avere assegnato un appartamento, a una famiglia rom, naturalmente italiana, la contestazione becera degli abitanti del quartiere, con minacce di strupo verso la madre e la figlia, ha sdegnato la maggior parte degli italiani. Va bene, onestamente nessuno vorrebbe sul pianerotto del condominio, una famiglia rom, inutile girarci intorno, anche i buonisti ne farebbero a meno, però, c'è un però, quelle case sono case popolari e vengono assegnate a chi ha bisogno, se il rom ha bisogno la casa gli spetta e nessuno può contestare la cosa, tanto più gli altri condomini a volte non sono proprio stinchi di santo, chi ha vissuto nelle case popolari, sa bene che insieme al povero onesto, ci sta il povero disonesto che vive di espedienti e spesso si prende una denuncia, per furto e ricettazione, le liti sono all'ordine del giorno, tanto che si dura fatica a distinguere il rom dal cittadino comune. Si sa, dove c'è povertà c'è ignoranza, le regole non vengono rispettate è quelli che contestano a volte sono peggiori dei contestati, mandarli a scuola di educazione civica? È troppo tardi, allora la convivenza è difficile. Certo, se gli arbitri di queste vicende sono gli appartenenti a Casa pound, la cosa diventa pericolosa, quattro gatti fascisti, che vogliono i rom bruciati o impiccati, in maggioranza donne, queste non sono esseri umani, sono Bestie selvatiche, vanno trattati alla pari degli animali. I discorsi, prima gli italiani o prima i romani, non stanno in piedi, prima l'uomo, questa è la cosa principale.

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=59301
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