Manifesto sessista ?

Devo esser sincero quando ho visto passando in macchina quel manifesto, che è diventato un caso politico e giornalistico cittadino, la prima cosa che ho pensato è che quell'immagine è semplicemente lo specchio dei tempi. Tempi senza buongusto, né capacità di capire il senso dell'opportunità, del buon senso, del rispetto delle sensibilità altrui e della vocazione fortemente antieducativa verso i bambini - hanno occhi pure loro - che porta in se. Sicuramente 'attrattiva' e performante l'immagine, infatti siamo qui a parlarne...
Però non c'entra niente il sessismo. E''solo la ricerca spasmodica del voler far parlare di se andando oltre quella linea che non dovrebbe essere mai superata. In una grande città sarebbe stata bellamente ignorata perché non vale niente nè come pertinenza al messaggio, che poi è un messaggio indecifrabile fatto su misura sulla potenza della foto, né come valorizzazione del brand che appare su una superficie forse del 3[[[]]%[]] del totale (+/-) e passa decisamente in secondo piano.

La necessità di stupire in primo piano. Il messaggio è relativo. Chi passa in macchina neanche lo legge attenzionato com'è dalla foto e men che meno il nome dell'azienda, praticamente invisibile. A chi, a cosa, serve questa pubblicità ? a far parlare di se stessi. Dell'agenzia, non del brand aziendale....
Questa non è buona comunicazione.

Mi stupisce, ma neanche troppo, che ci siano giornalisti che hanno difeso a spada tratta la validità dell'operazione. Forse troppo amici di chi l'ha fatta.

Ma il bello è che per l'azienda committente l'asfalto è un lavoro ultramarginale.
Dalla foto si costruisce il messagggio. E non viceversa...

Della serie parlatene male ma parlatene.....

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=59419
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