La politica dei due forni: rieccola !

In un commento ad un precedente post trovo scritto:
'Questa operazione pare sancire in modo definitivo la fine del tentativo, pur contrastato e zoppicante di democrazia dell'alternanza inaugurato nel 1993. Si torna, armi e bagagli, al sistema parlamentare consociativo nel quale tutti possono governare con tutti. Questo, unito al sistema elettorale delle liste bloccate porterà a un ulteriore distacco dei cittadini dalla politica.'

In pratica la cosiddetta politica dei due forni tanto cara a Casini, Craxi, Forlani, Andreotti & C. che tanto faticosamente eravamo riusciti a a disinnescare, oggi sta per tornare in pista per farci ballare la samba.

D'ora in poi non sapremo più di chi è la colpa delle catastrofi che vengono fatte. Voteremo, quando ce lo faranno fare, per un partito od una coalizione di chiara ispirazione politica e poi, se vincessimo, ci troveremo a farci governare da altri. La stagione della politica dei compromessi, dei ricatti, delle ripicche sta cominciando di nuovo.

E allora mi chiedo: questa è democrazia ? Voto per Tizio che poi vince ma va all'opposizione; voto per Caio che perde ma siccome è più politico (scaltro) governerà il paese tradendo tutti i programmi e le promesse della campagna elettorale. E' questa la democrazia del popolo ?

Troveranno mille scuse per giustificare i passi che verranno fatti: il bene del paese, l'economia, l'iva, le tasse, il numero dei parlamentari e via dicendo. Balle !

Torneremo al voto quando farà comodo ai partiti, quando avranno recuperato il consenso e probabilmente quando avranno rifatto la legge elettorale a loro uso e consumo.

Il paese fatto di persone e non di opinionisti e saggi colti parlatori ed esperti politologi, che parlano tra di loro, è stanco di questa politica. Sempre più spesso leggiamo sui social i lamenti di quella gente che rimpiange Berlinguer, Almirante, Spadolini, La Malfa, ma anche Craxi, Forlani la Bindi e ho detto tutto...

Quando andranno a votare il 20 per cento degli italiani, però, non chiedetevi perché, e soprattutto la politica non si azzardi a dare la colpa al 'popolo' disinteressato

ps.: faccio parte di quella piccola minoranza di persone che crede che queste crisi non le debba risolvere il Presidente della Repubblica ma la gente con il suo voto.

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=59479
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