Già dal giorno seguente al giuramento dei ministri di questo mirabolante governo si è scatenata una vera e propria (mi si perdoni l'anglicismo) brain tax storm. Sono cominciate a correre idee straordinarie e galattiche su possibili nuove e fantasiose tasse. Così siamo partiti dalle ecotasse sui carburanti, per passare all'accisa sulle merendine, per finire alle promesse di lotta all'evasione fatta a colpi di fatture elettroniche e obblighi di bancomat. Insomma, dopo le boiate di quelli che c'erano prima (quota cento), di quelli che c'erano prima e che ci sono ancora (reddito di cittadinanza) e di quelli che c'erano prima di prima e ci saranno poi (tantissime, per esempio gli ottanta Euro) lor signori hanno bisogno di soldi e si preparano a prenderli dai soliti servi, ovvero dai cittadini, in quanto i cittadini in una repubblica come questa altro non sono che servi. Naturalmente i nostri cervelloni amici del popolo, ben si guardano dal tentare di prendere quattrini dalle mafie, dalle multinazionali o dai grandi operatori informatici internazionali. Eh, no, meglio non farsi nemici. Meglio inculare (qui mi si perdoni il linguaggio greve, ma gli eufemismi mi parrebbero inappropriati) i soliti straccioni, i piccoli titolari di partita IVA e gli anziani. Tanto è gente che sta zitta e paga. Ora facciamo qualche semplice esempio per spiegare come tutto questo can can sia inutile e serva solo a gettar fumo negli occhi, oltre ovviamente a favorire certi soggetti ed a spremerne altri. Prendiamo un semplice barino di paese. Supponiamo che tale barino (supposizione per altro discutibile in quanto i barini le tasse in genere le pagano) riesca a fregare al fisco 500 Euro al mese. Sarebbero 6000 Euro l'anno. Ora cosa pensate che ci faccia con i 6000 Euro il titolare del barino??? Mi pare evidentissimo che un titolare di barino di paese sia un povero o poco più. Quindi i 6000 Euro non saranno utilizzati per un conto alle Cayman o esportati in Svizzera nascosti in un pneumatico. I 6000 saranno spesi per le necessità della vita. Per esempio per comprare il carburante (un genere che a chi sta in campagna costa molto più caro rispetto a chi vive in città). In qualunque modo i soldi siano spesi o investiti essi andranno, nel giro di pochi passaggi, nelle capienti (o meglio sfondate) tasche dello stato italiano. Nel caso del carburante, ad esempio, per ogni Euro speso oltre 70 cent vanno in tasse. Quindi, se si impedisse a quello del barino di fregare allo stato i famosi 6000 Euro, ciò comporterebbe solo l'assorbimento immediato da parte del fisco di una cifra che comunque il fisco si sarebbe ciulato in pochi mesi. Supponiamo poi che al solito barino di paese venga imposto di avere il bancomat. In tal modo si obbligherebbe il povero titolare a spendere minimo un paio di cento Euro l'anno per un attrezzo che non gli serve a nulla (al barino di paese il caffè e il grappino lo pagano in contanti) e nei rari casi in cui l'aggeggio operi qualche transazione (per il passaggio di qualche turista domenicale) essa comporterebbe (per il turista sia chiaro) una piccola commissione a favore della banca. In sostanza un regalo per le banche e nulla di più! Si potrebbe continuare con mille esempi, ma una cosa è certa, tra quelli che voteranno i provvedimenti tassatori prossimi venturi ci saranno parecchi soggetti che i conti alle Cayman ce li hanno e nessun titolare di barino o di edicola. Per tutta questa gente normale e non certo ricca le parole del miracolato che faceva il presidente del consiglio populista e ora fa il presidente del consiglio demo sociale suonano certo sinistre. Ecco le parole esatte: '.... Chiedo di accettare quella che potrà sembrare una misura nuova, qualcosa di innovativo. Chiedo di accettare questa sorpresa, perché il Patto sarà che poi pagheremo tutti di meno“. Insomma accettate di essere inc... oggi per star bene domani.... Eh, già, doveva 'esdere un anndo bellisdimo'. Ora apprendiamo che sta per arrivare un inizion 2020 'bruttisdimo', ma in vista di un 'fuduro bellisdimisdimo', un futuro in cui pagheremo meno. Se non ci fosse da piangere mi metterei a ridere.


UN LIBERAL LUCCHESE