Ponte a Moriano e alloggi per Rom e Sinti.

Ponte a Moriano e alloggi per Rom e Sinti, Marchetti (FI)
«Regione e Comune generosi coi soldi di quegli altri, ovvero noi. I soldi pubblici sono di chi paga le tasse, e merita in cambio servizi»

Il Capogruppo regionale di Forza Italia contesta l’impianto dell’operazione Pd
«Tra Regione e Comune, la sinistra brava solo a farsi spot di buonismi pelosi»

«Tutti generosi coi soldi di quegl’altri. I quali saremmo noi cittadini contribuenti che paghiamo le tasse e in cambio ci aspettiamo servizi. Per Ponte a Moriano chiediamo a Pd e sinistre meno propaganda di buonismi pelosi e più attenzione alla comunità locale. Non case solo per Rom e Sinti, ma semmai un bando che non escluda i lucchesi nel nome dell’inclusione, che è un paradosso. E, prima ancora, si valuti la possibilità che quell’immobile sia sì ristrutturato ma per essere reso punto di aggregazione sociale e associativo aperto davvero a tutti»: a parlare così è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, coordinatore provinciale degli azzurri a Lucca.
Proprio lui, nei mesi scorsi, in Regione si era trovato a contrastare con un duro ordine del giorno la cosiddetta legge sui ‘diritti samaritani’: «Milioni riversati per assicurare a ‘chiunque presente sul territorio regionale a prescindere dal titolo di soggiorno’ – ricorda Marchetti che ancora si irrita al solo pensiero – alloggio dignitoso, cibo di qualità, scolarizzazione, sanità anche preventiva. Sono garanzie negate anche a chi paga le tasse! In quell’occasione presentai un ordine del giorno per chiedere l’equiparazione degli italiani ai clandestini, nell’estensione di quelle tutele. Ovvio: a provocazione, provocazione e mezzo. Non si può andare avanti così. A Ponte a Moriano accade più o meno la stessa cosa, con un finanziamento a destinazione vincolata per il superamento dei campi Rom e Sinti attraverso il quale giocoforza si sottrarrà quell’immobile all’utilizzo pubblico escludendo i contribuenti per includere con i loro stessi soldi persone non si sa a che titolo. Basta!».
Marchetti apre il ragionamento: «Par sempre che i soldi pubblici sorgano per germinazione spontanea. Non è così: arrivano da imposte, tasse e tributi dei cittadini. Non si vede perché, a fronte di un contesto di bisogni espressi da quegli stessi contribuenti che non trovano risposta adeguata, quei denari debbano andare con vincolo a vantaggio di chi dubito paghi tasse e imposte a chicchessia. Questo crea un cortocircuito e alimenta le tensioni sociali. A Ponte a Moriano come in qualsiasi altro posto si procedesse con iniziative del genere. Pd e sinistra sono solo a caccia di spot ‘anti’qualcosa, e non pensano a governare e amministrare ‘pro’cittadini».
Idee di utilizzo alternativo dell’immobile a Marchetti non mancano: «Al di là delle abitazioni assegnabili a tutti secondo graduatoria – supera l’esponente di Forza Italia – lo stabile può essere mantenuto come spazio di aggregazione. Magari uno spazio multiservizio, gestito da una o più associazioni che possono aprirlo ad attività sociali, gruppi di automunitituoaiuto, banca del tempo, spazi per giovani artisti, corsi anche destinati all’inclusione sociale per esempio di italiano ed educazione civica di base per stranieri se proprio si vuole… ma uno spazio vitale e a disposizione di tutti grazie ai denari di tutti, e non a beneficio di pochi coi soldi della collettività. Non avanza nulla, purtroppo. Anzi, una cosa sì ci resta in sovrappiù e sono le continue prevaricazioni della nostra gente e dei suoi bisogni».

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=59634
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