Il Sindaco di Prato deciderà nelle prossime settimane se dare seguito alla mozione firmata da 16 consiglieri comunali e depositata il 23 dicembre, sollecitata dai vari gruppi e comitati gay e lesbiche notoriamente a braccetto con le varie anime della sinistra più o meno radicale e dei pentastellati, per installare una panchina arcobaleno ai Giardini della Stazione e uno striscione arcobaleno permanente all’entrata della Biblioteca Lazzerini per sensibilizzare sui diritti omosessuali.

Noi di Forza Nuova non siamo bigotti, chi ha pulsioni omosessuali se le sfoghi in privato, ma non pretenda che questa sia un'opzione digeribile nel quadro dei rapporti familiari ed umani. Con l’assurda scusa di voler tutelare le comunità LGBT, la lobby omosessualista pretende di imporre il silenzio a quanti non intendono accettare supinamente modelli contrari all’ordine naturale capaci di minare l’integrità del consorzio civile.

Capiamo il bisogno di ripagare i voti ricevuti dalle varie comunità LGBT, da parte dei loro referenti politici, ma non si può pensare che il Comune di Prato distolga con questa operazione di facciata dai veri problemi dei pratesi e di tutti gli italiani che non hanno un lavoro o lo hanno perso, che non riescono ad accedere ad un mutuo per la casa per una vita dignitosa, oltretutto alle prese con una sanità sempre più aziendalizzata lontana dai cittadini più deboli come gli anziani, sempre più a rischio di una criminalità spietata dove tra i gruppi di matrice straniera quello della mafia cinese è il fenomeno più pervasivo nell'area pratese.

Una panchina coi colori della bandiera nazionale, potrebbe essere invece realizzata per ricordare i Diritti Negati agli Italiani, dimenticati dal politically correct che ci inonda di falsità e cede alle pressioni di associazioni contro la tradizione, dando ancora una volta un grosso schiaffo alla religione cattolica, della quale Forza Nuova rimane l'unica porta bandiera.

Segreteria Provinciale Forza Nuova Prato

Ufficio Stampa Forza Nuova Toscana