SI E''TRONCATO LE CORNA

Matteo Salvini, illudendosi di ottenere le elezioni, nell'estate scorsa ha fatto saltare il governo. La capacità tattica di volponi politici di scuola comunista, socialista e democristiana gli ha prima propinato l'alleanza PD - Renziani - M5S, poi gli ha fatto balenare lo spettro che essa si possa trasformare in un nuovo 'ulivone' del 2020. Nonostante i recalcitranti grillini non sappiano quali pesci pigliare e quindi non si adattino a far da cespuglio sotto l'ulivo, è apparso subito chiaro che il procedere dell'attività governativa del Conte II avrebbe prodotto lo svuotamento del movimento di Grillo e la rimessa al centro dell'arco politico nazionale del PD, quale architrave portante della muraglia posta ad argine del dilagare sovranista, nazionalista e all'occorrenza descritto fascista che il salvinismo ha rappresentato. Questo processo, innegabilmente e sondaggi alla mano, ha cominciato da subito a produrre un lentissima ma costante erosione del consenso alla Lega, che pare aver toccato il suo picco irripetibile e storico alla fine di Luglio 2019.

A questo punto, tra sardine e pesciacci, Salvini ha capito che, per ottenere le elezioni, si sarebbero dovute vincere battaglie difficili in Umbria, Emilia - Romagna e Toscana e si è messo a caricare come un toro. In Umbria, con una proposta centrista e con un PD sconquassato dalle inchieste della magistratura, le cose gli sono andate bene. In Emilia Romagna, con la candidata di polistirolo e con il sistema di potere piddino duro come un blocco di granito, il Salvini si è preso una ciaffata epocale e la sua inconsistente signorina finisce a distanza siderale dai livelli di consenso del presidente di regione uscente (e rientrante). Tutto questo a stretto giro di posta dopo la potente spinta sodomizzatrice su lui prodotta dalla Corte Costituzionale, che al solito ha fatto di tutto per compiacere i santuari proporzionalisti della conservazione italiana (lo fanno da decenni...).

Cosa va a succedere ora? Si può prevedere che intanto non ci saranno elezioni politiche prima della scadenza naturale della legislatura. Poi faranno una bella legge elettorale proporzionale che defunzionalizzerà la capacità leghista di far man bassa di collegi elettorali a Nord del Po. Infine eleggeranno un presidente della Repubblica di chiara area centro piddina (provate ad immaginare il nome).

In sostanza Salvini si è rotto le corna ed ora cominceranno ad aiutarlo a capire alcune cose. Per esempio che per vincere in certe realtà tradizionalmente di centro sinistra (e Lucca è una di esse) serve un candidato moderato e non certo una controfigura del citofonatore terrorista; questo avrà effetto sulla scelta del candidato per l'altra impossibile campagna elettorale (leggasi Toscana), in cui da ora tramontano le ipotesi di sceriffe e affini, per montare le possibilità di esponenti di Forza Italia.


Un lucchese che osserva

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=59702
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