Il lupo sulle Apuane

Curiosità e verità in un ciclo di incontri organizzati dal Parco delle Apuane.

Il lupo è tornato sulle Alpi Apuane. Come convivere con questo predatore? Quanto è pericoloso? A queste e altre domande al centro di inquietudini e paure cercheranno di dare risposte i vari incontri organizzati dal Parco delle Apuane nei diversi Comuni, nel corso dei quali esperti biologi tecnici faunistici, incaricati dall’Ente, illustreranno le specificità del Lupo e potranno rispondere ai dubbi, quesiti, curiosità che possono derivare dalla coabitazione con questo nuovo importante abitante degli ecosistemi apuani.

Negli ultimi decenni il Lupo si è diffuso spontaneamente in gran parte dell’Appennino grazie alla concomitanza di diversi fattori favorevoli: in primis la protezione legale, essendo considerato “specie protetta” dal 1971, poi l’abbandono delle montagne da parte dell’uomo e l’aumento di disponibilità di prede selvatiche, che hanno consentito una continua ripresa demografica delle popolazioni lupine. Inevitabilmente anche le Alpi Apuane sono state recentemente ricolonizzate dal predatore, quantomeno a partire dal 2008, quando nel Parco sono stai rinvenuti i primi segni della sua presenza.

Il monitoraggio effettuato dall’ente Parco ha permesso di accertare la presenza di 4-5 nuclei familiari che si riproducono con una certa regolarità nel territorio di competenza e sempre più frequentemente sono segnalati avvistamenti o incontri casuali con qualche esemplare, principalmente lungo le strade carrozzabili e talora anche in prossimità di piccoli centri abitati.

Gli abitanti non hanno memoria storica del Lupo, che del resto era estinto in queste aree già dai primi del ‘900, né tanto meno conoscenza della sua ecologia e abitudini, né delle modalità di possibile convivenza e dei comportamenti da tenere in caso di incontro ravvicinato.





Per consentire alle comunità locali di approfondire in maniera scientifica queste conoscenze il Parco sta organizzando una serie di incontri. Il primo si terrà il giorno 3 febbraio 2020 alle 21.00 a Cardoso di Stazzema, presso il Palazzo della Cultura. Tutta la cittadinanza è invitata caldamente a partecipare.

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=59712
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