Il 3 febbraio 2020 è stata una giornata storica. La stampa si occupa spesso di tempo e di clima, ma gli eventi meteorologici vengono classificati come 'eccezionali' solo se hanno un effetto immediato sulle attività umane. Si parla di 'nevicate eccezionali' se la neve comporta disagi per i trasporti, di 'piogge eccezionali', se ci sono alluvioni o smottamenti, 'di vento eccezionale', se ci sono schianti di alberi e tetti scoperchiati e di 'caldo eccezionale' quando le temperature sono insopportabili. Il 3 febbraio 2020 invece è successo qualcosa che non ha effeto immediato sugli esseri umani, ma che comunque è notevole. Alle ore 15, 30 la stazione meteo delle Cervaiole, sulle Alpi Apuane (m slmm ha registrato la temperatura di C° 15,6 (http://www.autorita.bacinoserchio.it/sensori_vari/Cervaiole/temperatura). Alle ore 11,45 la stazione di Foce a Giovo (m 1674 s lmm) sull'Appennino Lucchese ha registrato C° 12,1 (http://www.autorita.bacinoserchio.it/sensori_vari/Foce_a_Giovo/temperatura). Infine alle ore 15 circa la stazione di Monte Cimone (m 2165 s lmm) , sull'Appennino Modenese ha registrato la temperatura di C° 8,5 (http://www.isac.cnr.it/cimone/realtime). Per chi non l'avesse capito si tratta di temperature straordinariamente alte per la stagione. Un po''come se a luglio fossero 45 C° in pianura