Una pista ciclabile sull'acquedotto Nottolini

Gentile Direttore,
l'altra sera parlando con Lei ed altre persone in un noto ristorante cittadino su quello che a Lucca si potrebbe fare per abbellire o quantomeno restituire alla città quelle cose belle che nel tempo sono andate perdute, sono venute fuori alcune idee dai presenti molto interessanti ma ormai un po' stantie, come il recupero di chiese chiuse e immaginette con con affreschi ormai quasi scomparsi. Lei però, ha detto una cosa che mi ha lasciato li per li perplesso, lo confesso, ma che poi ripensandoci, ho trovato stupenda: Perché non far restaurare il taglio che fu fatto dall'autostrada all'acquedotto del Nottolini, che da Vorno arriva al Tempietto usando fondi anche dell'Autostrada stessa rea di uno sciagurato progetto avallato dalla politica ceca e ignorante di allora (forse anche perché non c'erano i mezzi e gli strumenti di oggi, però)? In sostanza la sua idea, presa nell'insieme, è quella di realizzare una 'passerella' in metallo leggero con il piano in materiale plastico trasparente che unisca i due monconi dell'acquedotto e poi, sempre con materiale plastico trasparente (plexiglaxs - perspex o similari), coprire il piano di calpestio dell'intero acquedotto per avere una pista pedonale/ciclabile che unisca il Tempietto a Guamo con quello di S.Concordio. Una passeggiata splendida di poco più di tre chilometri per i lucchesi ed anche un'attrattiva turistica. Per valorizzare le due zone ai capi dell'acquedotto e per rendere onore ad un'opera monumentale oggi semi abbandonata.
Trovo la sua idea affascinante ed il comune si dovrebbe impegnare per trovare i soldi per attuarla. Penso ci siano fondi della Regione, dello Stato e dell'Europa per questo e comunque anche i nostri soldi sarebbero sicuramente meglio spesi qui che non nella ex area Gesam come vuol fare adesso.
speriamo si possa aprire un dibattito.

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=59759
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