Anziani e coronavirus: lo spettro della

Proprio ieri, per la situazione emergenziale determinata dal coronavirus, un medico dell'area di Bergamo (area tra le più fortemente colpite dai contagi del virus, e con il più alto tasso di mortalità), comunicando che gli ospedali sono arrivati al limite e non possono più ospitare i casi gravi da curare in rianimazione, esprimeva la dolorosa preoccupazione nell'essere arrivati al limite di dover iniziare a 'scegliere' e dover valutare quali dei pazienti tentare di curare e salvare e quali 'lasciar andare'. La gravissima, tremenda problematica del dover 'selezionare' chi 'lasciar andare' e chi curare, perchè con più possibilità e condizioni di salvezza, era già stata ventilata giorni fà, ma si sperava di non doverla mai affrontare nella pratica, mentre ahimè, il momento è arrivato. Non è difficile intuire che le prime persone a rischiare di essere condannata ad essere 'lasciate andare', sono le persone più anziane, e pensando che ognuna di loro potrebbe essere un nostro genitore od un nostro nonno, pur comprendendo la drammatica situazione in cui si trova il validissimo e meraviglioso corpo medico e paramedico, non riesco ad accettare interiormente questa tremenda 'selezione' e con questa mia opera a carboncino realizzata per il progetto espositivo 'I Racconti del Viso', invio il mio 'abbraccio ideale', con affetto e vicinanza, a tutte le persone anziane che in questo lungo periodo di emergenza, stanno rischiando la loro vita.

Bruno Pollacci

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=59860
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