Il nemico ora è...

Prima erano i migranti.
Poi i cinesi.
Poi quelli che scappavano da Milano.
Adesso lo sono runners, passeggiatori solitari e possessori di cani.
Il “nemico” ci deve sempre essere, qualcuno contro cui puntare l’indice, per sfogarsi sui social, per sentirsi “al di sopra di ogni sospetto”.
Non sto avvallando nessuna tesi, sia chiaro, ognuno si attenga rigorosamente alle direttive.
Quello che invece contesto sono le badilate di rabbia e aggressività che adesso risultano utili quanto una mascherina bucata. Perché bisogna cercare a tutti i costi un colpevole lì fuori, un nemico da combattere? Tutto questo ci danneggia come umanità, altro che “restiamo distanti per abbracciarci domani”. Di questo passo il domani non ci sarà. L’odio brucia, riduce tutto e tutti in cenere. E ricorda la brutta storia dei vicini che denunciavano la presenza degli ebrei nelle case accanto.
È proprio vero che la storia insegna, ma le persone non imparano mai.

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=59867
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