Il presidente della Toscana Enrico Rossi è un maestro di trasformismo. Rossi, in questi giorni si sta dando un gran da fare nel lodare i medici, infermieri e l'azienda ospedaliera Toscana, impegnati a lottare per contenere il virus Covid-19, cercando di far scordare le misure che ha proposto e attuato fino a pochi giorni fa contro la sanità pubblica. Sono più di 10 anni che le giunte targate PD cercano di saccheggiare le casse della sanità pubblica Toscana preferendogli investimenti alla sanità privata. Le dichiarazioni degli ultimi anni vanno in controtendenza rispetto a quello che il presidente sta dichiarando nell'ultimo periodo. La Toscana è sempre stata riconosciuta come eccellenza per il suo sistema sanitario ed Enrico Rossi non si è mai dimenticato di ricordalo, purtroppo la verità è molto diversa da quel che giornalmente proclama. Già 5 anni fa Rossi aveva dichiarato di voler risparmiare 100 milioni dalla sanità pubblica asserendo che in regione ci fossero troppi primari e infermieri. Difatti negli ultimi anni si è vista una drastica riduzione di posti letto, operatori sanitari e strutture ospedaliere che sono state accorpate. Tutti questi tagli adesso li stanno pagando sia i cittadini che rischiano di non ricevere cure adeguate per mancanza di posti letto e personale, sia il personale medico che, già essendo sotto organico e mettendo a serio rischio la propria salute, si sono visti tagliare anche le mascherine FFP3 (quelle di protezione massima) dai reparti di Pronto Soccorso e dagli operatori del 118. Il governatore Rossi, la sua giunta e il PD dovranno rispondere delle loro azioni, la Toscana in questo periodo ha un tasso di crescita di contagiati tra i più alti d'Italia ed è la sesta regione per numero di casi totali. Non è con i continui tagli alla sanità pubblica in favore di quella privata che possiamo arginare questa epidemia, lo stato e la regione Toscana lo hanno dimostrato ampiamente. Serve una Sanità Pubblica efficiente e competente, serve un cambio di sistema.