COSA ACCADRA''IL 18 MAGGIO?

Si riaprirà forse il 18 maggio con i negozi al dettaglio. Tutte queste piccole attività piene di merce ordinata da novembre in poi, è li ferma da due mesi, con una stagione avviata e prossima ai saldi. Negozi che per impegni bancari, affitti, stipendi, bollette, commercialisti, Agenzia delle Entrate vivevano molto sull’incasso quotidiano si chiedono assiduamente: Cosa succederà il 18 maggio?
La massa di commercianti stressati e impauriti riapriranno il bandone con mille problemi, mille RIBA da onorare e qualche lettera di sollecito di qualche avvocato? O/e che fare se non aprire?
Qualcuno si affiderà a maghi e sciamani per capire la “singolarità”. Chiudere e fallire, con un bel buco in banca, fornitori e rappresenti incazzati, pronti a svendere la merce a banchinari, perdendo i progressi lentamente fatti da anni addietro in sacrifici, rinunce, gioie, sorrisi, lacrime e dolori buttando tutto alle ortiche con assieme il proprio ego, la propria tranquillità, in molti la famiglia e pertanto il futuro….. o tentare? Per molti sarà un gioco alla roulette russa, e con tutti i proiettili nel tamburo.
Sì! Certo! Prima di bere ed affogare si annasperà a più non posso. I 25'000 euro garantiti da Conte (se accessibili) ci daranno respiro fino alla prima scadenza, si cercherà di posticipare ogni e qualsiasi pagamento, si rincorrerà qualsiasi sconto possibile che sia sull’affitto o su una fornitura. Si ridurrà il personale licenziandolo con buone maniere e per causa maggiore ovviamente senza liquidazione o cassaintegrando con la bella speranza che qualcun’altro paghi al posto del negoziante. Si scaverà in ogni dove per trovare il cavillo e contestare un pagamento a chicchessia inventandosi anche la più stupida delle scuse. Vita mia morte tua, questo sarà il mantra. Un mantra ripetuto all’ossessione… come era ossessivo controllare le bollette della luce negli anni dell’ultima crisi economica. E tutto questo porterà a riaperture incerte e paurose che vedranno una decimazione entro fine anno, per l’incapacità di attutire il colpo del KO.
Il 18 maggio (il mese che si festeggia i lavoratori) il mercato sarà subissato da sconti e liquidazioni. Un mercato che ha perso il turista straniero e il turista territoriale, inginocchia la poderosa macchina commerciale tarata su afflussi importanti, su effettivi e pochi locali disposti a spendere.
Le offerte non corrisponderanno all’effettiva domanda e porteranno in una deflazione generalizzata ad ogni bene che non sia essenziale, a scapito di tutta la filiera produttiva, commerciale, finaziaria.
Il mercato sarà molto locale. Sarà su pensioni. Sarà su sussidi e stipendi statali assieme a qualche spaventato benestante. La gioventù dedita al commercio si troverà a spasso in una ricerca frenetica di lavoro andando ad aumentare la massa dei disoccupati (Mattarella la scorsa sera invocò i giovani nel darsi da fare ... perchè il futuro dell'Italia dipende da loro!), visto che mamma e papà faranno i conti con bollette, affitto di casa e mangiare. E seppur gli ormoni viaggiano a 2000 lungo le strade dell'estate… le serate in costa versiliese rimarranno per un po’ di tempo nei ricordi dei cellulari.
Chi reggerà questo colpo? O meglio, come cambierà il mercato? Le mie previsioni non sono celesti.

Nicola Marcucci

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Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=60034
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