Nell'Italia da operetta del 2020 son tutti a strapparsi le vesti perché 5 deputati avrebbero richiesto l'integrazione di 600 Euro riservata a chi ha una P. IVA. Gli 'indignati' urlano ai quattro venti quanto sia immorale, da parte di chi riscuote uno stipendio alto (quello da deputato) usufruire di questo (uno dei tanti) bonus.

Prima domanda: I suddetti deputati potevano chiedere il bonus? Gli è stato concesso a norma di legge?

La risposta è che potevano chiederlo e che, in base alla legge, avevano il diritto di ricevere i soldi.

Seconda domanda: Visto che i famosi cinque deputati non hanno infranto alcuna legge, per quale diabolico motivo dovrebbero scusarsi, addirittura mettersi la cenere in testa e perfino restituire (come?? con una donazione allo stato????) i soldi???

Quelli che si strappano le vesti non considerano che non solo deputati, ma anche molti imprenditori straricchi potrebbero aver incassato (legalmente) il bonus? Quelli che si strappano le vesti, non considerano che qualcuno deve averla scritta la legge (o meglio il decreto) che ha permesso ai deputati di prendersi i soldi?

Invece di strapparsi le vesti gli indignati non potrebbero pensare un pochino a quali danni produrrà la pioggia di soldi che il governo sta orchestrando? Ci si rende conto che i soldi europei saranno in gran parte sprecati e che seguirà una pioggia di tasse?

Poi gli indignati stanno anche contorcendosi perché anche altri politici, tra cui sindaci e consiglieri comunali, avrebbero usufruito del bonus. Lo sanno gli indignati quanto incassa un consigliere comunale o un sindaco di un comune di montagna??

Chiedo con forza ai cinque deputati, definiti 'furbetti', 'indecenti', ecc. di render noto il loro nome, di sottolineare che i soldi li hanno avuti in base alle leggi e che, proprio per questo, non sono tenuti, né a scusarsi. né a donare soldi allo stato. Se avranno questo coraggio e si presenteranno nel mio collegio non mancherò di votare per uno di loro.


Uno che si è rotto le palle dei bonus