SERVE UNO STATO GARANTISTA. PERFINO ORA

Ho sentito le parole dell’avvocato difensore dei Bianchi, due dei presunti omicidi del giovane Willy, e ho pensato: “Se fossero innocenti?”. Le cronache e le testimonianze sul loro violento modo di vivere e di rovinare la vita alle persone sono schiaccianti. Chi ha ucciso quel ragazzino così fragile è una bestia. Il profilo degli arrestati corrisponde. Quella sera alcuni testimoni hanno visto le bestie uccidere. Ma il processo non è concluso. Anzi ancora non è iniziato, e fino alla sentenza definitiva voglio comunque continuare a vivere in uno Stato di diritto dove si è innocenti fino a quando non lo decide un giudice, non i media.

Non conosco personalmente i fratelli Bianchi ma vivo a Cori, la piccola città dove uno dei presunti assassini del giovane Willy ha aperto la frutteria e dove il sindaco, pochi giorni fa, ha fatto sapere che è stato avviato il procedimento di revoca della licenza della stessa frutteria (*), dando per vero il fatto che il proprietario sia uno dei quattro assassini di Willy. E se poi si dimostra che non lo è? Quanto è sensato giudicare prima del giudice? (Quanto è umano augurare l’aborto –per citare un post- alla compagna del Bianchi, incinta, alla quale è stato vomitato odio attraverso i social?)

Non so come andranno i fatti, chi è colpevole, chi il complice, chi l’estraneo ai fatti ma quest’ansia da prestazione mediale rischia di compromettere il rapporto tra istituzioni e cittadinanza. Il sorpasso della giustizia provoca gravi incidenti, incidenti dopo i quali la credibilità –comune denominatore dei professionisti- se non muore rimane gravemente lesa. Se “l’assoluzione del colpevole condanna un giudice” è pur vero che l’accusa di un innocente condanna e stigmatizza la vox populi,come spesso è successo: l’Italia è un osservatorio speciale del pre-giudizio del giudice, del verdetto preliminare dei giornali, della condanna stampata. Anche degli innocenti ingiustamente arrestati - anche i magistrati sbagliano - e messi alla gogna.

Perché non aspettare il giudizio del giudice prima di dare e avere giudizi?

È umano ed istintivo avere delle reazioni, opinioni, emozioni davanti ai drammi. Anche odiare gli assassini o l’assassino di Willly. Questo Bianchi da come viene descritto da chi lo conosce - insieme a suo fratello e il resto del branco - e dalle Forze dell’Ordine è sicuramente bruto, violento, un delinquente, ma il punto ora è un altro: è l’assassino di Willy? Forse. La giustizia lo acclarerà. Perché, intanto, non si rispetta la giustizia ma soprattutto i suoi i tempi? Almeno le istituzioni sincronizzino gli orologi con gli inquirenti, siano almeno esse testimoni dello Stato di diritto che rappresentano. Uno Stato garantista.

* Nel video del Tg3 del 4 agosto scorso, dove viene intervistato Gabriele Bianchi nella sua frutteria a Cori è stato ripreso in video mentre né lui né il cliente indossavano la mascherina. Fu fatta almeno una contravvenzione?

Questo il link al video: https://www.open.online/2020/09/07/omicidio-colleferro-gabriele-bianchi-giovane-coraggioso-tv-video/




Costantino Pistilli - opinione.it

http://opinione.it/societa/2020/09/10/costantino-pistilli_bianchi-presunti-omicidi-giovane-willy-cori-frutteria-giustizia-stato-garantista/

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=60158
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