Il Covid non è una malattia

Il covid è un sintomo.

Il covid è la prova che con una densità di popolazione come quella del mondo moderno, qualunque malattia nata in un angolo sperduto del mondo, infetterà tutti in un mese.

Nessuna misura restrittiva o organizzativa può fermarlo. Da cui ne deriva che:

1) dobbiamo almeno arginarlo. Mascherine e distanziamento funzionano. Io non l'ho preso e come me nessuno dei miei congiunti, e ne incontriamo di gente. Quindi voto per sostenere che mascherine e distanziamento funzionino, almeno negli incontri interpersonali.

2) Il dilagare del covid è colpa del fatto che non è possibile fermarlo. Non di coloro che con la loro eventuale irresponsabilità (giovani della movida, ristoratori,viaggiatori, o governo impreparato) aumentano i contagi. I contagi avverrebbero anche se il governo fosse geniale e i cittadini irreprensibili. Smettete di accusare queste due categorie, non è colpa loro.

3) Le restrizioni non servono a nulla. Il covid è inarrestabile. Bisogna smettere di coltivare la pericolosa illusione di vittoria.

4) Occorrerebbe sensibilizzare le persone. Sapete perché uso mascherina e distanziamento, io? Forse perché credete che io abbia paura del covid? Io non ho paura quasi di niente. Uscito da un incidente mortale, non avevo i battiti accelerati. E di certo non ho paura del covid. Ma non voglio infettare gli altri. Per logica deduzione, se io do involontariamente inizio ad una catena di contagio e qualcuno muore, la colpa è MIA, e non è giusto nei confronti di costoro. Spiegare questo alla gente porterebbe le persone a capire che non devono infettare gli altri con la loro irresponsabilità. MA...

5)...questo comunque NON fermerebbe il covid. NULLA può. Arrendiamoci e smettiamo di lanciare accuse. Facciamo il possibile perché dobbiamo, ma senza illusioni né arrivismi né astio per chi non collabora. Anche se tutti collaborassero l'infezione avanzerebbe lo stesso.

6) Cominciamo a concentrarci sul vero problema: siamo 8 miliardi su un pianeta che ne regge al massimo la metà. La Natura necessita svariati MILIARDI di morti entro qualche decennio o muore il pianeta e con esso tutti noi. Queste pandemie sono colpi di avvertimento. Abbiamo mirato solo a far figli e vivere più a lungo, ma le conseguenze epidemiologiche hanno altri punti di vista.


In definitiva, l'abbiamo sempre saputo che stavamo ballando come i topi quando non c'è il gatto. Ora la morte viene a presentarci il conto. Forse è ora di cominciare a capire che lei è la buona e noi siamo i cattivi.

Difendiamo noi stessi e gli altri rispettando scupolosamente le regole. Ma smettiamo di accusare chi non lo fa: sono i grandi numeri e gli equilibri del pianeta a volerci morti, il covid è solo il boia. Se al boia viene un malore se ne stipendia uno nuovo.

Combattere va bene, prendersela con chiunque perché stiamo perdendo una battaglia persa in partenza, quello non è giusto. Non è colpa di nessuno. Nemmeno nostra. Siamo semplicemente troppi. Il minimo starnuto e si infetta il pianeta. Era inevitabile che qualcosa prima o poi andasse così.

Io non l'ho preso: si può non prenderlo, e si può non trasmetterlo. Impegniamoci. Ma senza accuse.

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=60174
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