OPERE DIMENTICATE

Partiamo intanto dalle monete. Lei saprà che Lucca ha avuto la fortuna di ospitare una zecca di stato per un periodo lunghissimo (una delle zecche che ha operato per un tempo più lungo e continuativo nel medesimo luogo). Ebbene, a Lucca abbiamo, più o meno riposte nei magazzini, monete che vanno dall'epoca della prima colonizzazione romana, fino alla metà del XIX secolo. Si va dal cosiddetto 'tesoretto di Gattaiola', alle tante serie di monete del periodo longobardo e franco, per passare alle coniazioni basso medievali e giungere a quelle moderne, realizzate dalla Repubblica di Lucca, dal Principato e dal Ducato. Lucca potrebbe (e dovrebbe) avere uno dei maggiori musei numismatici d'Europa. Naturalmente non c'è.

Lucca è stata, nel medioevo, la maggiore manifattura della seta d'Europa e ha continuato ad essere un importante centro di produzione della seta fino al XVIII secolo. I drappi lucchesi erano apprezzati in tutto il mondo e se Lucca ha oggi edifici monumentali, essi sono stati costruiti con i soldi introitati grazie all'industria della seta. Trent'anni fa venne costituito un bellissimo museo con gli abiti antichi che i discendenti delle famiglie patrizie lucchesi vollero donare o depositare presso il Comune. C'erano pezzi dal 1600, fino al 1900 (ricordo bene un abito donato dalla Principessa di Monaco Grace Kelly). Il Museo venne poi chiuso e la collezione in parte dispersa (chi aveva depositato i suoi abiti se li riprese). Il Comune depositò sua volta quel che restava presso i magazzini dei musei lucchesi e qualcosa può oggi vedersi in una saletta di Palazzo Mansi. Lucca potrebbe e dovrebbe ricostituire un museo della seta e della moda. Un commentatore qui sotto dice che un museo così non lo visiterebbe nessuno. Mah, dipende dalla pubblicità, dal marchio... L'Italia è nota in tutto il mondo per la moda e un museo del genere potrebbe invece essere interessante. Naturalmente dovrebbe contenere tutto, dai paramenti liturgici (in gran quantità nei magazzini dei musei nazionali), agli abiti, ai pannelli illustrativi della fabbricazione della seta. Pensi che il valico (o mulino da seta) è una delle macchine industriali arcaiche più complesse e affascinanti. Si discute sul fatto che il primo prototipo abbia girato a Bologna o a Lucca, ma sul fatto che lo abbia inventato un lucchese non ci sono dubbi (i produttori di seta di Bologna erano tutti lucchesi).

Lucca ha avuto, dal 1785, al 1869 una università degli studi. Presso questo ateneo si formarono notevolissime collezioni scientifiche. Una parte di tali collezioni sono state disperse nell'ultimo secolo (letteralmente lasciate deteriorare o regalate a non si sa chi), ma una parte esiste ancora in città. Al tempo in cui esisteva il Museo del Costume, fu fatto anche un tentativo per dar vita ad un Museo di Storia naturale. Dopo poco tutto abortì. Ma in quel poco tempo Lucca ricevette anche la donazione dell'importantissima collezione Gragnani - Rontani. Lucca potrebbe e dovrebbe dar vita ad un Museo della Scienza e di Storia Naturale. Cosa metterci dentro? Innanzitutto la Gragnani - Rontani (una delle più importanti collezioni ornitologiche italiane), che l'attuale amministrazione comunale ha letteralmente sbolognato, depositandola presso il comune di Massarosa (evidentemente non sapevano cosa farne). Poi le raccolte dell'Orto Botanico (notevolissima quella xilologica), poi quelle di Fregionaja (Maggiano). Con appositi accordi con le scuole medie superiori si potrebbero poi acquisire i reperti che si trovano presso l'Istituto Carrara e parte di quelli (quelli non esposti) che sono presso il Liceo Machiavelli. Al Machiavelli c'è un piccolo e bellissimo museo con allestimento risalente al 1857, che potrebbe diventare parte del percorso museale (senza ovviamente cambiarne l'assetto). Si parla tanto del fatto che i giovani italiani non fanno studi scientifici. Beh, un bel museo scientifico avrebbe il compito di comunicare ai giovani che tali studi esistono e sono un'opportunità. Lo sa che Lucca ha avuto una scuola medica?? Lo sa che all'Ospedale S. Luca (quello antico) si faceva ricerca medica? Lo sa che esistono dei reperti cranici interessanti (vennero trovati sotto il pavimento della demolita chiesa di San Luca) che attestano la pratica delle dissezioni a scopo di studio?. Nel museo scientifico ci starebbe anche una sala di anatomia...ammesso che quei crani siano ancora a Lucca. Speriamo di si.

Lucca è la città di Ragghianti. La Fondazione CRL ha una bella collezione di opere di arte moderna e contemporanea. Il Comune ha una collezione (certo meno importante) che gli venne donata cinquant'anni fa da una associazione che faceva voti perché tali opere fossero usate come nucleo per un museo. Da cinquant'anni i quadri sono attaccati per gli uffici comunali. Sarebbe ottima cosa se il Comune li donasse alla Fondazione (o li depositasse) e che il Museo venisse finalmente costituito.

Per quanto poi riguarda i dipinti, Lucca ha già una pinacoteca con molti pezzi provenienti proprio dai magazzini degli Uffizi (ma a Lucca da 170 anni). Come mai solo tre o quattro persone al giorno (di media) vanno a vedere il ritratto di giovinetto del Pontormo (a palazzo Mansi), mentre dovrebbero far la fila per vedere cose simili a Palazzo Ducale??? Manca l'etichetta Uffizi? Manca il logo??? Manca, glielo dico io, una corretta pubblicizzazione. Lucca ha opere di Pontormo, Guido Reni, Frà Bartolomeo... si potrebbe continuare... ci sono dunque i nomi 'di grido', quelli capaci di avvicinare all'arte di grande pubblico. Forse fare un percorso museale unico per i dipinti (una sola pinacoteca e non la dispersione tra le due sedi di villa Guinigi e Palazzo Mansi) sarebbe opportuno. Forse togliere dalla dimenticata chiesa di Santa Maria Forisportam i due bei lavori del Guercino e metterli in tale pinacoteca (nelle chiesa due copie), forse far capire che si tratterebbe di un museo notevolissimo. Forse a questi poveri musei nazionali andrebbe data (dal Ministero) un po''di dignità ed autonomia e quindi la capacità di fare una loro politica culturale. I grandi musei spadroneggiano e colonizzano, quelli piccoli sono stati raggruppati in direzioni regionali che li mortificano.


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Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=60206
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