Pasqua ancora in guerra

A distanza di un anno ci rendiamo conto che un'altra 'Pasqua di guerra''è arrivata.
Continuiamo ad ascoltare ogni sera il bollettino con morti, contagiati e malati gravissimi in terapia intensiva sperando in un vaccino che prometterebbe bene se solo venisse fatto nei tempi che vorremmo. Lo so, lo so non si possono pretendere miracoli e già ci va bene che abbiamo trovato una Generale - anche se ubriacone come dice Travaglio - che ci fa vedere una luce di efficienza nella vaccinazione di massa. In ogni caso ci ha risparmiato la vista di gazeebo a forma di petalo per i test e le vaccinazioni, da 400.000 euro l'uno.
'The war is over'''avremmo voglia di cantare, ma per ora la guerra è sempre lì accesa che ci impaurisce per noi e per chi ci sta accanto.

Nel frattempo stiamo però combattendo anche un'altra guerra, quella per mantenere il nostro lavoro, la nostra economia entro limiti accettabili.
Parafrasando una frase di Boris Johnson possiamo tranquillamente, e ben poco serenamente, affermare, 'abituatevi a perdere le vostre aziende, il vostro lavoro e probabilmente anche parte della vostra pensione'. A parte le pensioni, per ora, ci siamo già abituati a veder macerie economiche intorno a noi. Si potevano evitare? chissà! Siamo il paese che premia chi non fa niente e soprattutto niente fa per fare dopo, mentre alle piccole partite iva che hanno perso il 29 per cento del loro lavoro in un anno non arriverà nessun aiuto e potranno chiudere tranquillamente nella totale indifferenza dello stato. Siamo anche nel paese dove le associazioni sindacali chiedono le chiusure delle attività commerciali nei giorni festivi, in cui potrebbero lavorare di più, senza mettere in conto che i loro iscritti potrebbero non trovare più il lavoro. Come gli statali, i pensionati, coloro che lavorano nelle grandi aziende (sufficientemente capitalizzate) che oggi sono per una chiusura totale finché 'serve''l'hanno capto che giocano con la pelle e la vita degli altri e delle loro famiglie ?

Già, la vita degli altri, la nostra stessa. E''chiaro che è il primo obiettivo minimo da tutelare. Draghi mi pare sulla strada giusta. Ha alzato la voce in Europa e, in quanto persona credibile e non da barzelletta, ed ottenuto notevoli risultati. Ma non basta. Oltre la vita c'è la 'bottega'. Quella 'bottega''che rende la vita un qualcosa per cui valga la pena soffrire e combattere.

E''Pasqua di Resurrezione. Speriamo in un miracolo.

Auguri sinceri a tutti, ne abbiamo bisogno

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=60284
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