di C.Cristofani Sono un Liberale convinto da sempre (specie quasi estinta), credo nel diritto all'inviolabilità della libertà personale di ognuno di noi e quindi collettiva; credo anche che ognuno di noi debba mettersi in condizione di aiutare gli altri a restare liberi di intraprendere, fare e dire ciò in cui credono, indipendentemente da ogni altro fattore. Purchè...
Purché questo non possa recare danno agli altri. Al mio vicino di posto, a chi incrocio sul treno, al ristorante, al bar, al cinema ed allo stadio ed in ogni altro luogo pubblico aperto o chiuso dove ci siano più persone.
Credo che chiunque abbia il diritto di fumare anche se sa che lo può far ammalare, o non mettersi le cinture di sicurezza in auto, o protestare verbalmente la propria rabbia anche in forma forte contro chi detiene il potere anche sapendo che potrebbe finire nei guai. Credo che ognuno sia padrone della propria vita e possa farne ciò che vuole.
Detto questo non credo in tante altre cose. Credo che uno possa bere o drogarsi fino a perdere conoscenza ma non credo possa, in quello stato, mettersi alla guida di un'auto perché mette in pericolo la vita degli altri; oppure uno che SA di essere portatore di HIV ma continua ad avere rapporti non protetti con partner inconsapevoli rischiando così di infettarli - che poi potrebbero infettare ancora altri - tanto per capirci. Ma potrei fare ancora tanti altri esempi cui il diritto alla libertà non consentono sconti.
In queste settimane i contagi ed i ricoveri sono calati drasticamente grazie ai vaccini e, soprattutto, sono calati i decessi. Taluni pochi giorni fa dicevano: anche lo scorso anno di questi tempi i contagi erano calati i vaccini non servono a niente, anzi fanno male perché non sono stati testati bene. 17 luglio: 3.121 nuovi casi e 13 morti. Il contagio risale, un po' alla volta ma risale. Per le riaperture incondizionate di tutti i locali pubblici i contagi aumentano nuovamente. Se continua questa progressione a ferragosto si richiude baracca.
Ed allora la domanda : meglio correre il rischio di chiudere tutto o fare come Macron in Francia obbligando tutti a fare il vaccino? O meglio non obbligando nessuno a farlo ma chi non lo ha fatto non può più partecipare alla vita collettiva e sociale del nostro paese? C'è una scelta da fare: quale via adottiamo? continuiamo così e ...palla in tribuna o obblighiamo tutti (indirettamente) a vaccinarsi?
La domanda vina da uno, il sottoscritto, che ha già avuto il COVID e si è già rivaccinato, quindi non parlo per me.
Quanti amici e parenti e conoscenti abbiamo perso in quest'anno e mezzo? quanto abbiamo aspettato e sognato che venisse fuori un vaccino alla svelta per far finire un incubo? e ora? ora per un presunto diritto ASSOLUTO alla libertà individuale non vogliamo attuare la Green Pass Sanitaria? e poi detto da chi? da gente che usa la parola Liberale solo perché è una parola che rotola bene in bocca e dopo tanti anni di comunismo fa chic?
Essere Liberali vuol dire salvaguardare la libertà individuale - e qui non ci piove - ma anche quella collettiva, quella delle imprese che hanno il diritto di non chiudere se si poteva evitare. Questa è libertà. Quella di non far ammalare e morire migliaia di persone per demagogia.
Il Green Pass Sanitario è l'unica arma che abbiamo per proteggere il nostro immediato futuro. Magari i vaccini saranno anche perfettibili ma poi arriveranno quelli migliori e poi, in ogni caso, quelli abbiamo....
So che ci saranno molte critiche a questa mia posizione ma, come sempre, dico esattamente come la penso.
Scherzare con la vita degli altri non è un argomento da elezioni. E'follia!
ps. e il bello è che chi lo dice si dichiara protettore delle libertà individuali. Si libertà di morire
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