Superbonus 110%, Mozione Pd in Regione per confermare lo strumento nella sua interezza

Mario Puppa: “Anche in Toscana, soprattutto nelle aree interne e montane dove le abitazioni unifamiliari sono più numerose e dove più alto è il rischio sismico, utilizzare il Superbonus rappresenta un valore aggiunto”

“Attivarsi nei confronti del Governo, e in particolare del Parlamento, affinché nel percorso parlamentare di approvazione della manovra di bilancio per il 2022 si dia centrale importanza alla conferma dello strumento del Superbonus 110% nella sua interezza – ovvero anche per gli edifici non condominiali – trattandosi di uno strumento che si è rivelato particolarmente efficace nel promuovere il risparmio energetico e incentivare la prevenzione sismica del patrimonio immobiliare italiano, così come nel sostenere l’edilizia generando occupazione, diretta e indiretta, nel settore in oggetto”.

E’ questo l’impegno che una mozione presentata dal consigliere Pd Mario Puppa, sottoscritta anche dal capogruppo Vincenzo Ceccarelli, vuole affidare alla giunta regionale sul tema del Superbonus 110%.

«Il Consiglio dei Ministri il 28 ottobre – ricorda Puppa – ha approvato, tra le varie misure volte al rilancio dell’economia, anche una proroga del superbonus 110% fino al 31 dicembre 2023 per i condomini e le case popolari, mentre per il 2024 il bonus scende e viene portato al 70% delle spese sostenute e nel 2025 subisce un'ulteriore riduzione al 65%. Inoltre, per quanto concerne gli interventi relativi a case unifamiliari e villette, per le quali il termine del superbonus termina il 30 giugno 2022, viene stabilita una proroga al 31 dicembre 2022, ma solo nel caso in cui il proprietario dell'immobile abbia un Isee che non superi i 25 mila euro.

Ritengo che il Superbonus, nella formula vigente, abbia attivato utili meccanismi per promuovere il risparmio energetico e incentivare la prevenzione sismica rappresentando un impulso significativo all’economia nazionale, in particolare per un settore come quello dell’edilizia, tra i più colpiti dalla crisi post-pandemica. Recenti studi del Consiglio nazionale degli Ingegneri hanno messo in evidenza la portata economica ed occupazionale della spinta di questo strumento. Anche in Toscana, soprattutto nelle aree interne e montane dove le abitazioni unifamiliari sono più numerose e dove più alto è il rischio sismico, utilizzare il Superbonus rappresenta un valore aggiunto fondamentale.

Per questi motivi – conclude Puppa – auspico che il Parlamento, nel percorso approvativo della manovra di bilancio possa trovare il modo di confermare lo strumento del Superbonus integralmente, cioè anche per gli edifici non condominiali».

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=60379
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