Il fallimento della politica partitica

'Il Centro destra va sciolto' così un lettore scrive in un post questa mattina. Sbagliato! E''tutta la Politica in generale che va rifondata, che necessita di un profondo e lungo periodo di riflessione per ritrovare il vero senso e significato originario della parola politica. Destra e sinistra sono praticamente sullo stesso livello di qualità. Spesso, anche su questo giornale, abbiamo rimpianto Berlinguer, Almirante, Spadolini, Craxi, Andreotti, Andreatta, Nenni, Pertini, Moro (per non parlare di chi era venuto prima di loro ad iniziare da Einaudi, De Gasperi, De Nicola, Togliatti, perché il paragone sarebbe impietoso, ecc..) che all'epoca erano considerati il male assoluto. E forse lo erano davvero ma erano anche politici che probabilmente facevano i loro interessi di partito ma sapevano anche fermarsi e parlare, ascoltare, confrontarsi, e fare gli interessi della nazione e infatti ci portarono ad essere la V potenza mondiale anche prima (per poco tempo) dell'Inghilterra.

E oggi ? oggi siamo in mano a gente che ha preso la politica per una professione. Per lo più quaquaraquà... A Roma ma inevitabilmente la cosa si riverbera anche in periferia, come a Lucca.
A Lucca i partiti hanno miseramente fallito per tanti motivi, allontanando gli elettori dalla cabina (ma questo è un problema nazionale, ovviamente). Come è possibile che in una piccola cittadina come Lucca, piccola ma con tanta storia dietro di se ed un potenziale grande futuro davanti, a scegliere il loro sindaco siano i partiti e non la cittadinanza? Perché? Perché devono essere i partiti, che nei loro incontri riservati, si spartiscono le varie candidature fra le città interessate al voto nella stessa regione by-passando le cittadinanze? Allora: Lucca alla Lega, Pistoia a Fratelli d'Italia, ecc... e i lucchesi? ed i pistoiesi ? e gli altri cittadini succubi di queste spartizioni tutti zitti perché non contano nulla?

No, così non va. Questo è il modo migliore per allontanare dalla politica la gente che poi dirà, con giusto motivo, che sono tutti uguali, che è tutto un magna magna e via snocciolando quelli che una volta si chiamavano luoghi comuni ma che in pratica oggi sono realtà. Tutto questo vale sia a destra che a sinistra dove però, a sinistra, hanno fatto la sceneggiata delle primarie, con candidato già assegnato con metodo Brezneviano, che facesse da foglia di fico all'operazione dettata dalle solite tre o quattro persone.

Non è il centro destra che va sciolto, per tornare all'inizio del discorso, ma sono i partiti che vanno lasciati morire per eutanasia, staccargli le macchine che li tengono in vita: i voti!

Se non è fattibile a livello nazionale lo è però a livello locale, come ben sappiamo, l'avvento delle liste civiche che nascono dal basso, senza mire ed appetiti particolari, da gente ormai stremata da questa interminabile presa per i fondelli da parte di avventurieri affaristi senza arte né parte in perenne lotta per un posto al sole.
Liste civiche di cittadini che siano stufi di stare alla finestra a vedere i magheggi e gli intrallazzi della politica; liste civiche che portino alla ribalta dell'elettorato persone di qualità con preparazione, competenza (l'onestà è scontata), esperienza nel mondo del lavoro (quello vero) e voglia di mettersi in gioco per il comune e la città. Impiegati, professionisti, imprenditori, dipendenti e commercianti. Gente che sa cosa vuol dire rimboccarsi le maniche e lavorare con coscienza civica per il bene di tutti.

Questo, l'arrivo di liste civiche è un augurio che faccio a tutti i lucchesi, anzi a tutti gli italiani, che quando voteranno per il loro sindaco non lo facciano perché un candidato di partito spende di più di altri ed ha più visibilità: lo facciano misurando la persona. E' quello che conta.

L'unico problema che vedo è che ormai l'elettorato si è frazionato fra coloro che sono stati 'assunti' a tempo pieno dal potere al potere, fra coloro che hanno definitivamente scelto di non aver fiducia nel voto e coloro che sono stati cotti da tv e social ed hanno perso ogni tipo di giudizio critico verso ciò che la tv spazzatura racconta.

Il problema è reale, ma di questo dovremmo parlarne un'altra volta, perché troppa gente ha perso la capacità di ragionare con il proprio cervello perché è più facile e comodo prendere le idee preconfezionate degli influencers. E così il nostro cervello si atrofizza e restiamo in balìa .... dei partiti che pagano.


Non ci resta che sperare nelle liste civiche stanno nascendo.

Per fortuna.

Estratto da www.noitoscani.it/post.asp?id=60411
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