Il mio pensiero sulla manifestazione NOMASK del 25 Aprile, che ci sono state in alcune città italiane. Lucca compresa. Scriverne era già nelle mie intenzioni ma tutto ciò che è stato scritto nei giorni scorsi mi spinge a prendere penna e calamaio e farlo.

Perché volevo scrivere qualcosa in merito? Io sono sempre stato un Liberale - ahimé, oggi, non più rappresentato da nessuno in Parlamento, essendo il vecchio PLI morto e sepolto e quello nuovo in mano ad un'oligarchia pressoché assoluta che ha 'scacciato' quei pochi veri liberali che sopravvivono in mezzo a tanti liberali farlocchi e che usano il termine solo per sentirsi superiori, insomma dotarsi del pedigree nobile che rappresenta la libertà. Ma cosa voglia dire essere Liberale non ne hanno neanche la minima idea. In effetti probabilmente non lo sanno neanche alcuni Liberali militanti, quando li sento riportare slogan sovranisti in forme e termini inaccettabili per un vero Liberale.

Ciò detto, trovo inaccettabile che qualcuno debba nascondere le proprie idee come trovo inaccettabile permettere che altri le censurino. Trovo inaccettabile impedire manifestazioni di protesta pacifiche che abbiano un motore ideologico o religioso. Trovo, insomma, inaccettabile qualunque limitazione di espressione sia singola che di gruppo organizzata per far sentire forte una voce anche controcorrente e contro il pensiero dominante del momento. Piccola nota: il fatto di pubblicare tutto ciò che mi viene inviato ogni ora di ogni giorno su questo 'giornale' senza censurare nessuno, per dare voce ad ogni pensiero, mi è costato molto sia economicamente (spese legali) che in termini morali per le denunce conto terzi che ho avuto, e ciò nonostante continuo a dare voce a chi non ce l'ha. Anche questo vuol dire credere ciecamente nella libertà di esprimersi di ognuno. Chiusa parentesi.

Fatta questa lunga premessa devo però mettere dei puntini sulle 'i', dei paletti e questo mi costerà qualche critica sulla manifestazione del 25 aprile. Pazienza, ho sempre detto ciò che penso e non smetterò certo oggi. La Libertà non può essere usata individualmente senza curarsi delle conseguenze che può avere sugli altri.

Negare che ci sia una pandemia (pochi in verità lo fanno) e che le mascherine come le restrizioni nei momenti più acuti della pandemia siano inutili credo sia pura follia. O incoscienza. O egoismo sfrenato. O non avere la capacità di capire quando è il momento di dire basta. O semplicemente avere altri fini inconfessati e incoffessabili. Negare che le soluzioni prese da chi ci governa siano inutili e solo punitive è un errore. Le cose si potevano fare meglio? certo! ma è stata una cosa nuova per tutti. Le leggi, giuste o sbagliate comunque si rispettano. Per cambiarle c'è la cabina elettorale.

Boris Johnson, Donald Trump, Bolsonaro e altri inizialmente hanno trascurato le misure di contenimento indicate dall'OMS: mascherine, distanziamento e chiusure attività. Quando è stato chiaro che ignorare queste raccomandazioni voleva dire fare un genocidio della propria gente si sono fermati ed hanno fatto tutto quello raccomandato con esclusione di Bolsonaro che sta massacrando, tutt'ora, il proprio popolo e come lui anche altri (l'India su tutti).

Il COVID c'è, in tutte le sue varianti, la pandemia pure. Se non troviamo il modo di fermarla e ridurla ad una semplice influenza non ne usciremo mai più. Negare i rimedi che la scienza ufficiale, non gli i politici scienziati da salotto o da studio televisivo, detta è un errore che ci potrebbe costare ben caro.

Quindi, e qui mi criticheranno, io credo che, come uno che è siero positivo HIV e lo sa e continua ad avere rapporti non protetti, vada fermato con la forza, anche chi incita a togliersi la mascherina, a non rispettare il distanziamento, ecc... commetta un reato analogo (analogo, non uguale ovviamente). Questa non è disobbedienza civile, è istigazione a delinquere.

Io sono, anzi devo essere, libero di fare quello che voglio, sarei anche contrario all'obbligo dell'uso delle cinture di sicurezza perché è un sistema di protezione individuale e non collettivo quindi della mia vita faccio quello che voglio, ma le usavo anche prima che fossero obbligatorie per responsabilità verso chi mi sta vicino nella vita.

Queste dimostrazioni di disobbedienza civile sembrano, anzi sono, più sfide fatte, come è già stato fatto notare, da persone arrabbiate, stanche, impoverite, che si sentono abbandonate e, a volte prese in giro, persone facili prede di capopopoli in cerca di un proprio ruolo ed una notorietà. Né più né meno di Grillo quando anni fa, agli inizi di una crisi economica mai conosciuta prima, mandava a quel paese tutta la politica accusandola (spessissimo con ragione) di essere la madre di tutti i mali del paese. Salvo poi essere partito di governo e di opposizione contemporaneamente. Ma qui vado fuori tema...

Manifestare per la Libertà è un diritto sacrosanto. Farlo correndo deliberatamente il rischio di far espandere la pandemia è un reato ed ancor prima stupido verso la comunità in cui si vive.

Per quanto riguarda le ricadute economiche delle disposizioni di chiusure concordo che sono state fatte male e con ben poca logica e spesso non hanno avuto un adeguato sostegno economico - il famoso ristoro - che aiutasse realmente tante piccole aziende di ogni settore. So per esperienza personale che tante cose sono state promesse ma alle parole non è seguito niente se non l'abbandono e magari una comprensiva e pelosa stretta di mano

Per finire, tornando al tema principale, credo nella libera possibilità di dissenso ma per motivazioni che non siano strumento di pericolo per la salute e l'incolumità degli altri e soprattutto se non si accoda a chi ha altri fini nel proporre e guidare queste proteste.

La Libertà è un diritto di ciascuno di noi ma bisogna custodirla e proteggerla come il bene più prezioso che abbiamo.

Anonimo - inviato in data 29/04/2021 alle ore 20.22.32 -