una volta si diceva auguri e figli maschi...
Ecco un articolo interessante............
IL BECCO DI CAPANNORI
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LUCCA. Sarà stata la magia del falò, o del tramonto rossastro all’orizzonte, o del ritmo allentato delle onde sulla battigia. Quella sera di sei anni fa, l’allegria della festa in spiaggia, il romanticismo della musica furono complici perfetti di un colpo di fulmine che il 24 settembre culminerà in un’unione ufficiale: quella di Veronica Bellotti, 45 anni, lucchese, e Tiziano Fazzi, 34 anni, di Massa. Fin qui una storia d’amore che tante coppie possono raccontare. Ma quella di Veronica e Tiziano, assistente di anziani lei, meccanico di auto lui, è una storia speciale. Veronica è una trans e come la maggior parte delle trans si porta dietro un carico importante di sofferenza, di rifiuti ricevuti e di angherie subite, di vita sulla strada. «Quando ho conosciuto Tiziano - afferma Veronica - per me è passata la tempesta ed è arrivato il sole». L’unione civile di Veronica e Tiziano non sarà la prima a Lucca sulla scorta dell’entrata in vigore della legge Cirinnà: confermano da Palazzo Orsetti infatti che da qui al 24 settembre sono tre le coppie che hanno già fissato la data del fatidico sì in Sala Verde. Nell’attesa del gran giorno, Veronica è comprensibilmente in fibrillazione, con l’adrelina a mille: è felice. Forse proprio per questo stato di grazia che vive, riportare alla mente il passato, oggi, per lei è meno doloroso. «Me ne sono andata di casa che avevo sedici anni - inizia il racconto -. I miei non avevano mai accettato la mia realtà. Mio padre era morto che di anni ne avevo dodici; dalla mia parte, anche dopo la sua scomparsa, non avevo né mia madre né i miei quattro fratelli. A questo punto sono più di venticinque anni che non ho più visto nessuno di loro, non so nemmeno se siano morti o vivi. Mi sono sentita talmente rifiutata dalla mia famiglia che appena ho potuto, appena la legge me lo ha consentito, ho cambiato il mio cognome». Ritrovarsi sola, solissima, in un’età ancora molto giovane ha comportato una vita molto dura per Veronica. «Ho vissuto per anni sulla strada - continua il suo racconto -, vivevo di avventure. Per venti anni ho convissuto con un tossicodipendente, che me ne ha fatte di tutti colori, finché un giorno il Signore se l’è portato via». Veronica ha ricominciato un’altra volta. Più adulta, più segnata, più coraggiosa anche, ha ricominciato da se stessa. Ha ricominciato a vivere, anche, dopo quei venti anni oscuri. Intanto aveva superato le fasi cliniche della sua transizione. «Ho fatto il trattamento ormonale - spiega Veronica, ho eliminato la barba. Dieci anni fa ho rifatto il seno. Non ho potuto sottopormi all’intervento chirurgico perché c’era un impedimento dal punto di vista clinico per il mio organismo». Una sera di sei anni fa, durante una festa in spiaggia, quando meno se lo aspettava, Veronica però ha incontrato l’amore vero, «l’amore della mia vita». A quella festa indimenticabile festa a Massa ha incontrato Tiziano ed è stato amore a prima vista. «Abbiamo iniziato a convivere da subito», prosegue la ricostruzione di Veronica. Anche se le difficoltà non sono finite: «La sua famiglia - dice la futura sposa - non ha accettato la nostra relazione». Ma loro sono andati avanti, dritti sulla loro strada. «Adesso che possiamo godere dei nostri diritti di unirci in matrimonio abbiamo deciso di avvalercene - dice orgogliosa Veronica -. Abbiamo deciso di sposarci: saremo davvero una coppia come tutte le altre». In vista del matrimonio poi, «Tiziano ha personalmente invitato mia madre - è ancora Veronica che parla -. A me non importava che lo facesse, ma lui ha preferito così. Mia madre verrà». La cerimonia del 24 settembre alle 15 in Sala Verde, con celebrante il sindaco Alessandro Tambellini, sarà un momento indelebile nella vita di Veronica e Tiziano, ma sarà improntato alla totale semplicità: «Sarà molto semplice il mio abito - rivela la futura sposa -. Non ci saranno addobbi floreali perché i fiori recisi mi danno l’idea del cimitero: avrò solo un bouquet di orchidee bianche. E sarà semplice la festa, al ristorante Jam di Marina di Vecchiano: conosciamo i due titolari. Al nostro fianco avremo due persone splendide, i nostri testimoni: Giovanna Demagistris per Tiziano, Salvatore Tarantino per me». E i figli, se la legge Cirinnà sarà completata nella sua ispirazione iniziale, ci saranno? «No, almeno per ora la penso così - risponde Veronica -. Mi piacciono tantissimo i bambini, se potessi ne avrei duemila. Ma la società ancora discrimina i figli di una coppia gay o trans e io non vorrei esporli al rischio di soffrire».
da IL TIRRENO Lucca 1/settembre / 2016
Anonimo - inviato in data 02/09/2016 alle ore 12.33.54
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